Virtual C@naro

Elefantentreffen 1999

Prologo

La prima volta che ho sentito parlare dell’Elefantentreffen è stato al mio ritorno da un viaggio in Austria nell’estate del 1997 (in realtà volevo andare a Praga, ma le guardie di confine della Repubblica Ceca non brillano per tolleranza nei confronti dei possessori di passaporto scaduti), quando un mio collega mi disse: "Se ti piacciono i viaggi in moto, perché non te ne vai all’Elefantentreffen?".
Elefantentreffen? Mi attacco ad Internet e guardo cosa c’è nella Rete. Non l’avessi mai fatto.
Inizialmente, gli altri interessati al viaggio erano tre amici: Vulcan - ovvero colui che mi aveva trasmesso il contagio - Felix e Er Nutella (così chiamato per la sua tendenza a spalmarsi quà e là), ma tutti e tre o per una ragione o per l’altra, alla fine hanno dovuto rinunciare: Vulcan è stato spedito in America per lavoro (ritorno il 27 Gennaio!), Paolo ha artisticamente fuso il motore della sua R100GS e a tutt’oggi sta ancor aspettando che il meccanico gliela restituisca, Nutella, che sebbene fosse il più incerto dei tre alla fine si era quasi convinto, si è sentito male a una settimana dalla partenza e, saggiamente, ha preferito non rischiare. Malgrado ciò, io ho deciso di partire lo stesso, se non altro perché non c’era nulla che me lo impedisse: la moto era a posto, io ero in buone condizioni fisiche (un po’ ingrassato, ma per questioni termiche), adeguatamente equipaggiato e con ferie già concesse. Inoltre sapevo che c’erano un sacco di persone che sarebbero partite ed ero certo che non sarebbe stato difficile trovare compagnia.
In effetti sono bastati un paio di messaggi su una mailing-list di motociclisti perché i compagni di viaggio uscissero fuori, simpatici, organizzati e affidabili. Tutto sembrava quindi volgere al meglio e anche se quella che cominciavo a chiamare "la maledizione dell’elefante" in un paio di giorni aveva messo fuori gioco altri due elementi del gruppo, il 27 di Gennaio ogni cosa era pronta per la partenza. Io ed Elio saremmo partiti alle 7.00 del giorno dopo, avremmo viaggiato in autostrada fino al Brennero, sconfinando prima che facesse buio e saremmo dovuti arrivare la sera ad Innsbruck, dove ci saremmo riuniti agli altri componenti del gruppo per proseguire il viaggio alla volta di Loh.

27-01-1999