Virtual C@naro

Defecatio

Giugno 2004

Lunedì, 7 giugno

Time warp (again).
Insomma, ieri squilla il telefono, rispondo, e una voce di donna mi dice:
- Buongiorno, è la segreteria del dottor Agnelli. Attenda in linea, prego.
Attendo in linea, ubbidiente, e qualche secondo dopo, subentra una voce maschile:
- Ma le sembra una cosa bella, da farsi?
Sono sotto l’effetto della Rinazina, quindi ci metto un po’ a reagire e l’altro mi batte sul tempo:
- Insomma, le sembra bello scherzare sulla mia morte nei suoi.. [cerca la parola, e quella che trova si capisce che non gli piace] ..resoconti?
Ribatto che non ho mai fatto nulla del genere. L’unica persona di cui ho detto qualcosa di sgradevole è Luciano De Crescenzo, ma è una frase a commento, non compare nella pagina. La voce del mio interlocutore tradisce un sottile dubbio.
- È lei, Canaro?
Rispondo di sì.
- È lei, che “scrive” [fa sentire le virgolette] Defecatio?
Altro sì.
- E lei, nel resoconto del 7 giugno, non ha scritto nulla di me?
Gli faccio presente che, essendo il 6 giugno, è improbabile che io possa aver scritto qualcosa su chicchessia il 7.
Pausa.
- Ah. È vero. È domani.
Pausa. Rumore di fogli.
- Sì, guardi, mi scusi. È che sono qui solo da una decina di giorni e faccio ancora confusione fra passato, presente e futuro.
Mormoro qualcosa di comprensivo. Il mio interlocutore, che adesso ha un tono garbato, chiede ancora scusa, poi mi augura buona giornata e riattacca.
Guardo fuori dalla finestra, comincia a imbrunire.
Esco e vado a comprarmi i Toscani.
Buona Settimana della Bugia a tutti.

Martedì, 8 giugno

Right string baby, wrong Yo-Yo.
Ieri sera, mentre eravamo in sala prove con i Capone, è passato a trovarci Paul Mc Cartney, ma se n’è andato via subito perché Rudi non lo lasciava cantare Honey don’t. Cinque minuti dopo che era uscito lui, è arrivato Keith Richards. La prima cosa che ha detto è stata: “Ammazza, che puzza di fogna!”, poi però si è messo a suonare e non c’ha fatto più caso. Alla fine delle prove, con occhi colmi di speranza, ci ha chiesto se poteva suonare con noi alla Festa della birra il 25 luglio. Non gli abbiamo detto né sì né no; ci rende piuttosto perplessi il fatto che, oltre alle canzoni dei Rolling Stones, sappia suonare solo stornelli romaneschi.
La produzione odierna non sembra risentire né della birra e della focaccia consumate nel dopo-prove né della Carbonara ingurgitata a pranzo come anti-depressivo: colore marrone chiaro con inclusi color carota; consistenza cretaceo/fibrosa; olfattivo rurale, di lunga gittata.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, più lesto dell’estruso nel percepire eventuali variazioni nella dieta, sale invece a 71,9 chilogrammi, con variazioni infinitesime nel warm-up.
Ananda, a proposito del simbolismo letterario, dice:

qualunque ne sia il nome (inglese o cinese), la rosa avrà sempre un dolce profumo, oppure, se la consideriamo come simbolo, avrà sempre il medesimo significato; ma questo stato di cose dipende dal presupposto che esistono veramente realtà analoghe a livelli di riferimento differenti, che cioè il mondo è esplicitamente una teofania.

La faccenda delle realtà di riferimento e dei livelli analoghi non l’ho capita, ma mi vengono in mente almeno un paio di utilizzi possibili per la frase sull’odore della rosa.

Mercoledì, 9 giugno

La scheda prodotto di oggi: colore noce lubrico; consistenza fibrosa/ameboidale; lezzo erboso, ma non invasivo.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg è passato dai 72,3 chilogrammi del risveglio ai 72,6 del pre-parto, per poi tornare a 72,3 chilogrammi dopo aver depositato al guardaroba gli effetti personali.

Era un po’ che non si faceva sentire, oggi mi ha telefonato Karol. Riporto la parte iniziale della conversazione:
- Pronto.. onto.. onto.. onto..
- Karol, sei tu?
- Sì, sono io.. io.. io..
- Fai la cortesia, stacca ‘sto effetto eco, lo sai che non lo sopporto.
- Oh, non me lo criticare, sai? È un amplificatore Ray Butts Echo-Sonic; me l’ha regalato Deke Dickerson quando gli ho fatto un clinic di chitarra Rockabilly.
- Non sapevo che avessi dato lezioni al buon Deke.
- In effetti no, ma è la settimana della bugia, e ne approfitto.
- Mi pare giusto. Che te serve, Tony Brando?
- Non dire così, sembra che ti chiamo solo se ho bisogno di qualcosa.
- Sembra eh? Avanti, qual’è il problema? Ti sei innamorato di nuovo di una suora?
- No, Canaro: è un problema di vocazione.
- Sai come la penso, Karol: dategli i telefoni aziendali e vedrai che le cose miglioreranno.
- Non della vocazione altrui, ma della mia. Mi sa che mollo tutto.
- Ti ho visto un po’ stanco, lì in Svizzera, ma non avrei mai pensato che..
- Non è questione di stanchezza, vorrei tornare a essere un cardinale.
- Troppi impegni? Non ce la fai più a viaggiare?
- Canaro, a vent’anni io lavoravo nelle cave di Cracovia. Questa non è fatica. Il problema è un altro.
- Di nuovo dubbi? Te l’ho detto che esiste. Somiglia più a Benicio del Toro che a quello della Sistina, ma esiste.
- Il bianco mi sbatte.
- Cos’è, un film porno prodotto dal Ku Klux Klan?
- Il bianco della veste papale mi fa sembrare malato. È un problema che abbiamo noi nordici. Il rosso cardinale, invece..

Giovedì, 10 giugno

Total recall.
Ieri sono stato dall’osteopata per capire se l’ottundimento auricolare possa dipendere dalla cervicale. Dice di no. Dice che, secondo lui, si tratta di un rivelatore che mi è stato innestato da Cohaagen, prima di farmi il lavaggio del cervello. Lui, come osteopata, non può farci niente, ma può mettermi in contatto con dei membri della resistenza che forse potranno aiutarmi.
Vedremo.
Di contro, la cena in birreria, ha prodotto effetti chiari ed immediati: colore marrone uniforme, nel quale spiccavano alcuni semi di sesamo (già qui?); consistenza plastico/granulare; afrore turpe e persistente, che se fai una cosa del genere nel bagno di un locale di mafiosi, il giorno dopo ti ritrovi una testa di cavallo nel letto.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg la dice lunga sugli effetti della cena in birreria: 72,2 chilogrammi al risveglio; 73,1 ai blocchi di partenza (bevuta taaaaanta acqua); 72,6 chilogrammi sul filo di lana.
Ananda, sempre a proposito del simbolismo letterario, dice che:

Molti termini del pensiero tradizionale sopravvivono come cliché nel nostro parlare quotidiano, dove, come altre ‘superstizioni’, essi non hanno per noi più alcun reale significato.[..] Diciamo “padrone di sé” e parliamo di “autocontrollo” senza accorgerci che (come ha fatto rilevare Platone molto tempo fa) tutte queste espressioni implicano la presenza di “due elementi in noi”, e che in tali casi occorre ancora domandarsi quale sia il dominato o controllato dall’altro, se il migliore dal peggiore o viceversa.

Venerdì, 11 giugno

Venerdì 11.
La tardiva produzione odierna avea colore canonico, consistenza paragonabile a quella della margarina e un olezzo sottile di straccio bagnato.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, al risveglio, era di 72,5 chilogrammi e nel corso della giornata non credo sia diminuito.
La mia percentuale a solitario è del 15% netto.

Dopo le rivelazioni dell’osteopata, la situazione comincia a farsi più definita.
Io, in realtà, non sono Raimondo Canaro, bensì Gustavo Latopa, ufficialmente manager della Latopa Management, in realtà mercenario al soldo del perfido Villos Cohaagen, capo della lobby dei produttori di deodoranti da water.
D’accordo con Cohaagen, il 23 marzo dello scorso anno, mi sono sottoposto al lavaggio del cervello e mi sono fatto dare una identità fittizia per potermi infiltrare più facilmente nei gruppi di ribelli stitici e inodori (i cosiddetti Stipsy King) che si oppongono alle mire espansionistiche della lobby. Purtroppo, però, qualcosa è andato storto e dopo un po’, la mia vera identità ha cominciato a riaffiorare, così Cohaagen ha dovuto incaricare Giovanna, la dietologa, di ridurre le mie razioni alimentari, apparentemente a scopo dietetico, in realtà per ridurre nel numero, nella quantità, ma soprattutto nelle esalazioni, la mia produzione di materia F.
Sperava, il perfido individuo, che in questo modo mi sarei avvicinato ai gruppi ribelli e che, grazie alla cimice che mi è stata impiantata nell’orecchio, avrei permesso di individuare il nascondiglio del misterioso mutante di nome Kuatto.
Solo che.. (segue)

Sabato, 12 giugno

Evacuazioni 2004.
Sarà possibile defecare sabato 12 dalle 15 alle 22 e domenica 13 dalle 7 alle 22, ma anche prima, o dopo, o nei giorni successivi.
Non è necessario un documento, mentre potrebbe rivelarsi utile la tessera elettorale.
Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Domenica, 13 giugno 2004

Riassunto delle puntate precedenti: Villos Cohaagen vuole dominare il mondo dei deodoranti da water, ma è avversato da un gruppo di stitici ribelli, comandati da un mutante di nome Kuatto.

Solo che, dicevo, proprio a seguìto dell’incontro con la dietologa, io ho iniziato a redigere Defecatio e questa “immersione” nella materia F, ha riportato definitivamente alla luce la mia vera personalità, causando quella che in termini tecnici si definisce una Total-recall, che non è quando tu ti fai richiamare perché sei dal benzinaio, ma uno di quei recuperi memoriali che nemmeno Proust.
Adesso capisco come mai il telefono squilla sempre quando sono in bagno: sanno che sono lì grazie al segnalatore che mi hanno impiantato nell’orecchio e mi chiamano per disturbare la mia attività produttiva.
E, anche Teresa, la riconosco: non è una donna di servizio, bensì una donna dei servizi, inviata da Cohaagen a ostacolare i miei circadiani. Il fatto che non la pagassimo, in effetti, mi aveva sempre insospettito..
Insomma, la mia vita è una finzione, tutte le persone che si professano mie amiche, in realtà sono amiche di Gustavo e tutto ciò che fanno, ha il solo scopo di ostacolare le mie estrusioni.
Un giorno, forse, vincerò la mia guerra. Un giorno, forse, riuscirò a riprendermi la mia identità o ad accettare questo nuovo me stesso.
La battaglia odierna, però, l’hanno vinta loro.

01-06-2004