SIGLA INIZIALE
MARZIA
Salve a tutti e benvenuti a Fabula rasa, un programma che si propone di offrirvi una lettura divertita e, speriamo, divertente delle fiabe italiane raccolte da Italo Calvino, uno degli scrittori italiani più..
ROSALBA
Una lettura come?
MARZIA
Divertita e, speriamo, divertente (fa sentire le virgole). Io sono Marzia Turcato e la persona che fa domande non previste dal copione è Rosalba.
ROSALBA
Sì, salve, io sono Rosalba Battaglia. Nel caso non l’aveste ancora capito, questo è un programma noioso, quindi, potete tranquillamente cambiare stazione e tornare a sintonizzarvi fra venti minuti, quando ci saremo tolte da mezzo.
MARZIA
Ma sei scema? Perché dovrebbero cambiare canale?
ROSALBA
Perché questo è un programma noioso. Cosa gliene frega alla gente delle favole di Calvino?
MARZIA
Questo non è un programma noioso!
ROSALBA
Marzia, stacce: questo programma è noioso. Io non so come gli è venuta in mente, l’idea di mandarlo in onda.
MARZIA
Di mandarci in onda: è il nostro programma. C’abbiamo lavorato quasi un anno..
ROSALBA
Appunto. Se dico che è noioso, lo dico con cognizione di causa.
MARZIA
Ma allora perché sei qui?
ROSALBA
Per lo stessa ragione per cui ci sei tu: ci pagano. Te l’ho pure detto: ti ricordi quando mi hai chiamato per dirmi che l’idea era piaciuta e che il programma si faceva? Che t’ho detto io? “Fico, così mi posso comprare la macchina”. Vero o no?
MARZIA
Regia, per favore..
SIGLA FINO ALLA FINE
MARZIA
Siamo di nuovo con voi. Come avrete capito, a Rosalba piace molto scherzare. Spero che siate ancora tutti lì all’ascolto. (risatina sforzata)
MARZIA
(col tono di una che è beccato un cazziatone) Secondo me, gli puoi pure dare del tu.
MARZIA
Come stavo dicendo, in ciascuna tappa di questo nostro viaggio nell’Italia fiabesca vi leggeremo una delle favole raccolte da Calvino e la commenteremo..
MARZIA
Anzi, potresti chiamarla direttamente: “Mamma”...
MARZIA
Vorresti dire che l’unica che ci ascolta è mia madre?
ROSALBA
(falsissima) Ma nemmeno per idea! Sono certa che in questo momento ci sono milioni di persone in ascolto, e che tutte, guarda, tutte si stanno domandando quale favola gli leggiamo oggi.
MARZIA
Rosalba!..
ROSALBA
Quale favola gli leggiamo oggi?
MARZIA
(sospira) “Testa di bufala”.
ROSALBA
(stupita) Come, “Testa di bufala”? ma non avevamo deciso di cominciare con qualcosa di forte, con sangue, tradimenti, omicidi fra consanguinei?..
MARZIA
No, questa era la tua idea, ma non è stata approvata dall’autore.
ROSALBA
Come dire: da quell’altro stordito dell’amico tuo..
MARZIA
(ignorandola) La favola di oggi è “Testa di bufala”, una fiaba di Montale Pistoiese che compare, con leggere varianti, anche in Calabria, Toscana, Venezia, Abruzzo, Molise e Sardegna. È stata proprio questa sua diffusione che..
MARZIA
Manca la Campania.
ROSALBA
E allora?
MARZIA
Pensavo che in Campania, con la bufala campana..
ROSALBA
No. In Campania hanno le bufale, ma questa favola non la raccontano. Posso andare avanti?
MARZIA
Ma secondo te..
ROSALBA
(spazientita) Cosa?
MARZIA
La bufala campana, la mozzarella, costa di più perché sono bestie più difficili da allevare?
ROSALBA
In che senso?
MARZIA
Che se le chiami non ti sentono. (ride) La bufala.. campana.. sorda come una campana..
MARZIA
Rosalba, la vuoi smettere?!
ROSALBA
E adesso che ho fatto?
MARZIA
Non ti devi inventare le battute, devi leggere il copione!
ROSALBA
Volevo dare una lettura divertente e divertita.
MARZIA
C’è già: è nel copione.
ROSALBA
(offesa) Vabbe’. Da dove lo devo legge’, ‘sta meraviglia di copione?
MARZIA
Da dopo “Sardegna”.
ROSALBA
(in tono meccanico) Ma; veniamo; alla; favola.
MARZIA
(sopportando) Un contadino, mentre stava zappando il suo campo..
ROSALBA
(falsamente commossa) La sua grama terra.
MARZIA
(infastidita) Trovò una testa di bufala grande il doppio di tutte le teste di tutte le bufale. Stava per darle un colpo con la zappa, ma quella aprì gli occhi e disse.. (lascia in sospeso la frase, è chiaro che spetti a Rosalba fare la parte della bufala)
ROSALBA
“Che minchia fai, idiota, non vedi che sono viva?!” (ride)
MARZIA
Rosalba!
ROSALBA
Scusatemi. (ride) Scusi, signora Turcato.. (cerca di smettere di ridere) La bufala disse: (abbassa il tono di voce) “Fermati, non mi ammazzare. Io sarò la fortuna di una delle tue figlie. Mettimi da parte.”
MARZIA
Il contadino, fiutando l’incantesimo, mise da parte la testa e la coprì con la sua giacca. Quando arrivò la figlia maggiore con la colazione, le disse di guardare sotto la giubba. La ragazza alzò la giubba, ma appena vide cosa c’era sotto, esclamò..
ROSALBA
(in tono piatto) “Oh, che brutto mostro!”
MARZIA
Ti dispiacerebbe metterci un minimo di partecipazione?
ROSALBA
(ironica) Posso?
MARZIA
Devi. (sospira) La ragazza scappò a casa impaurita. La madre, allora, mandò la mezzana a vedere cosa fosse successo, se suo marito avesse bisogno di qualcosa. Quando la figlia mezzana arrivò nel campo, il padre disse anche a lei di guardare sotto la giubba.
ROSALBA
Un po’ stronzo, ‘sto padre, eh?
MARZIA
Aveva i suoi buoni motivi. E la smetti di dire le parolacce?
ROSALBA
Sì, scusa, mi è scappata, scusa.
MARZIA
Quando vide la testa di bufala, anche la seconda figlia scappò a casa gridando..
ROSALBA
(in falsetto) “Oh! che grugno spaventoso!”
MARZIA
(vinta) Allora la madre mandò la terza figlia.
ROSALBA
E dopo questa so’ finite..
MARZIA
..che era la più sveglia e la più coraggiosa delle tre.
ROSALBA
Parliamo un attimo del comportamento di questa donna?
MARZIA
Rosalba..
ROSALBA
No, guarda: è importante. Manda la figlia maggiore nel campo con la colazione. Una missione facile, priva di pericoli.. Solo che la figlia maggiore torna indietro gridando; la madre allora che fa? Chiama un’altra figlia e manda anche lei nel campo.
MARZIA
Magari la figlia maggiore era un po’ fragile di nervi..
ROSALBA
E sia. Ma quando pure la seconda figlia ti torna dal campo in preda una crisi isterica, tu, madre, nel campo ci mandi i Caramba, non ci mandi una bambina.
MARZIA
E se i Carabinieri [si chiamano: "CARABINIERI"] non li hanno ancora inventati?
ROSALBA
Ci vai te, con lo schioppo. O chiami i vicini. Metti che tuo marito è stato assalito dai lupi, cosa può fare una bambina?
MARZIA
Va bene. E con questo cosa vuoi dimostrare?
ROSALBA
Che la protagonista di questa favola è vissuta in un ambiente familiare difficile, con una madre irresponsabile e un padre che si diverte a fare scherzi di dubbio gusto. Tutto qui. Andiamo avanti.
MARZIA
La figlia più piccola arrivò nel campo, ma quando il padre le disse di guardare sotto la giubba non si spaventò, anzi: cominciò a carezzare la testa di bufala e a dirle..
ROSALBA
(falsetto ancora più acuto) “Oh, che bella testina! Che belle cornine! Che bei baffetti!”
MARZIA
Vedendo che la bambina non aveva paura di lei, la testa di bufala le chiese..
ROSALBA
(con voce bassa, da testa di bufala) “Ci verresti a stare con me, bella bambina?”
MARZIA
Al che, la bambina rispose..
ROSALBA
(sempre con tono da testa di bufala) “Se il babbo mi dà il permesso”.. (si accorge dell’errore; cambia tono, torna al falsetto) “Se il babbo mi dà il permesso, io per me ci vengo subito.”
MARZIA
Il contadino, non seppe dir di no..
ROSALBA
E quale padre, dico io, negherebbe a sua figlia di andare a vivere con una testa di bufala parlante?..
MARZIA
Così Testa di Bufala e la bambina lasciarono il campo e si addentrarono nel bosco.
ROSALBA
Un po’ di bufala-sound?
MARZIA
Perché no?
STACCO MUSICALE
ROSALBA
Siamo tornate. Facciamo un breve riassunto per quelli che hanno calcolato male i tempi e hanno riacceso la radio troppo presto. Da un lato abbiamo una testa di bufala ipertrofica dotata di parola; dall’altro ci sono un contadino e sua moglie, probabilmente consanguinei, che hanno tre figlie. Di queste tre figlie, due hanno preso dai genitori e soffrono di disturbi mentali, mentre la terza, a seguito di ripetuti abusi in età prescolare, ha sviluppato una bizzarra forma di zoofilia che la porta a preferire la compagnia di una testa di bufala a quella dei suoi congiunti. Vai,
MARZIA
, continua pure.MARZIA
Testa di Bufala e la bambina lasciarono il campo e si addentrarono nel bosco. Arrivati in una radura..
ROSALBA
Domanda: ‘sta Testa di Bufala, come deambula? La porta in braccio la bambina?
MARZIA
No. Qui dice che: si mise a camminare facendo capriole sulle corna.
ROSALBA
Fortuna che non c’ha lo stomaco, sennò sai che scia, che lasciava..
MARZIA
E che schifo, dai!
ROSALBA
Come: “Che schifo”, quella..
MARZIA
Arrivati in una radura, Testa di Bufala aprì una botola e si buttò giù a balzelloni, poi gridò alla bambina..
ROSALBA
(voce da bufala) “Levati gli zoccoli e scendi anche tu. Bada di far piano, perché la scala è di vetro.”
MARZIA
La bambina scese per la scala e si ritrovò in un salone principesco, che era la casa della bufala.
ROSALBA
Il che spiega anche che ci facesse Testa di Bufala nel campo..
MARZIA
E cioè?
ROSALBA
Aveva sbagliato indirizzo. La sera prima era andata all’osteria delle teste di bufala e s’era fatta fuori una bottiglia di grappa. Torna a casa ‘mbriaca come una zucchina, sbaglia radura e invece della botola di casa sua, alza una zolla di terra qualunque e ci si butta sotto. La mattina dopo arriva il contadino burlone, rivolta la zolla e trova Testa di Bufala in coma etilico..
MARZIA
Ma l’interrogativo per cui fosse solo una testa, senza il corpo, rimane.
ROSALBA
Eeeh, non sei stata attenta. Cosa dice Testa di Bufala alla bambina, prima che scenda nella botola?
MARZIA
“Levati gli zoccoli”..
ROSALBA
Appunto. Lei ha fatto la stessa cosa, ma ha esagerato un po’. Su, dicci cosa succede adesso alla ragazzina.
MARZIA
Eh, la bambina si trovò molto bene insieme a Testa di Bufala..
ROSALBA
Anche perché, venendo da quella famiglia di pazzi..
MARZIA
Testa di Bufala le insegnò lavori d’ogni sorta: a tener pulito, a cucinare, a stirare..
ROSALBA
Bella paracula, ‘sta bufala, eh?
MARZIA
Le insegnò anche a leggere e scrivere, e alla fine la bambina le si affezionò tanto che prese a chiamarla “mamma”.
ROSALBA
Ma no, che schifo! Raccapricciante!
MARZIA
La bambina crebbe e si fece una gran bella ragazza, ma dopo qualche anno che era in quella casa sotterranea, cominciò a chiedere a Testa di Bufala di poter uscire nel prato a prendere un po’ d’aria.
ROSALBA
Ma va’? Proprio incontentabile, 'sta ragazzina, eh?
MARZIA
Testa di Bufala alla fine cedette: diede alla ragazza una veste d’argento e una seggiolina, e le permise di sedersi sul prato a far la calza. Mentre la ragazza faceva la calza in mezzo al prato, passò un cacciatore, che era il figlio del Re di quel paese.
ROSALBA
No, aspetta, immaginati la scena: la ragazza, tutta vestita d’argento che pare Moira Orfei, esce dalla botola a tentoni. La seggiolina s’incastra nell’imboccatura..
MARZIA
Perché a tentoni?
ROSALBA
Perché “dopo qualche anno” che vivi in una tana sotterranea, scatta la mutazione genetica e diventi una talpa: esci fuori e non vedi una ceppa, fatichi a mettere a fuoco oltre i due metri, poi cominciano gli attacchi di agorafobia..
MARZIA
(interrompendola) Il Principe si innamorò della ragazza e le chiese se voleva sposarlo. La ragazza rispose..
ROSALBA
(voce di ragazza) “Io per me di no non lo dico, ma prima voglio sentire la mia mamma.”
MARZIA
Testa di bufala non disse di no...
ROSALBA
Oh, ce ne fosse uno, in questa favola, che dice di no, eh?
MARZIA
..ma come avrebbe fatto una vera madre, glielo fece pesare..
ROSALBA
(voce di bufala) “Fa’ pure quel che più ti piace, e se vuoi lasciarmi, lasciami. Ricordati però di non essere ingrata. Tutto quel che hai avuto lo devi a me, anche se hai subito trovato un figlio di Re per sposo.”
MARZIA
Il Principe allora..
ROSALBA
Scusa un secondo, ma a me questa storia del “tutto ciò che hai avuto lo devi a me”, mica mi torna tanto. Cos’è che ha avuto, la ragazza? D’accordo, prima di incontrare la bufala viveva con i cugini di primo grado di Norman Bates, ma non è che dopo l’“adozione” le cose siano andate molto meglio. Voglio dire: passare gli anni della giovinezza rinchiusa sotto terra a fare le faccende di casa per una testa di bufala parlante non mi sembra un destino di quelli che dici, sai..
MARZIA
Però poi ha conosciuto il Principe.
ROSALBA
Ma solo perché si è intestardita nel chiedere di uscire fuori! Fosse stato per la vacca..
MARZIA
Per Testa di Bufala..
ROSALBA
Fosse stato per Testa di Bufala, lei sarebbe rimasta tutta la vita a sgobbare come una moldava, e senza nemmeno le ferie.
MARZIA
Rosalba, è una favola.
ROSALBA
Non è una favola, è il corrispettivo toscano dello chador! Attente, ragazze di Montale Pistoiese, c’è molto di più nella vita che fare la calza e rassettare casa e..
MARZIA
(interrompendo il comizio) Il Principe disse alla ragazza che sarebbe tornato a prenderla dopo otto giorni e la ragazza cominciò a prepararsi per il matrimonio. Il corredo che Testa di Bufala fece alla ragazza era proprio un corredo da regina, ma le disse..
ROSALBA
(voce di bufala) “Ricordati, quando starai per lasciare questa casa, di non dimenticare nulla. Se dimenticherai qualcosa, ti potrà accadere una gran disgrazia”. (voce normale) Scusa, sa', ma ti sembrano cose da dire a una che si deve sposare? Se si dimentica qualcosa, pace: tornerà a prenderlo, mica muore nessuno..
MARZIA
Eh, ma la ragazza, quando arrivò il Principe, non solo dimenticò di prendere il suo pettine, ma tanta fu l’ansia di partire, che andò via senza salutare Testa di Bufala.
ROSALBA
Mi rimangio quello che ho appena detto. La vacca sarà pure una jettatrice, ma la ragazza è una mentecatta. Dimenticarsi un pettine, passi, può capitare a chiunque, ma lo sai che la bufala è permalosa: salutala, no? Ti ha fatto pure il corredo..
MARZIA
Il corteo reale era già lontano dalla casa di Testa di Bufala quando la ragazza si accorse di aver dimenticato il suo pettine. Convinse il Principe a tornare indietro, scese nella botola e si mise a cercarlo. Testa di Bufala le chiese come mai fosse tornata e lei rispose..
ROSALBA
(voce di ragazza) “Nella fretta m’ero dimenticata il pettine, e ora non mi riesce di trovarlo.”
MARZIA
Al che, Testa di Bufala disse..
ROSALBA
(voce di bufala) “Solo il pettine ti eri dimenticata, eh?”
MARZIA
La nubenda non capì il sottile sarcasmo di Testa di Bufala; aprì un cassetto del comò e ci cacciò la testa per frugarci dentro.
ROSALBA
Frugava con la testa?
MARZIA
Così pare.
ROSALBA
E quanto era grosso ‘sto cassetto, che c’entrava tutta la testa?
MARZIA
Più di quel che pensi, perché quando la ragazza tirò fuori la testa, scoprì che si era trasformata in una testa di bufala.
ROSALBA
Ah, guarda: ben le sta. Anzi, dilla tu, la sua battuta, io non la faccio più ‘sta deficiente.
MARZIA
“Mamma, mamma!”, gridò la ragazza. “Che disgrazia! Correte, salvatemi!”
ROSALBA
(truce) Sì, col ca..
MARZIA
Rosalba!
ROSALBA
(voce di bufala) “Io non posso,” disse Testa di Bufala. “Questo è il premio che ti spetta per la tua riconoscenza.”
MARZIA
“E cosa dirà il mio sposo, adesso?”
ROSALBA
(accento leghista) Vien chi, bella vaccona!
MARZIA
Rosalba!
ROSALBA
Uffa! (voce da bufala) “Dovrà tenerti come sei, ormai ha promesso di sposarti.” (voce normale) Ma non c’era il diritto di recesso?
MARZIA
Così la ragazza si avvolse un velo intorno al viso e tornò dal Principe. Quando lui le chiese come mai si fosse imbacuccata in quel modo, rispose che le era venuta una gran flussione agli occhi.
ROSALBA
Che è la flussione?
MARZIA
E che ne so? Sarà un orzaiolo, per la tensione...
ROSALBA
E il Principe abbocca? Cioè, non si chiede come mai la testa della sua promessa sposa sia aumentata di volume?
MARZIA
Cosa ti aspettavi? Questo ha incontrato una ragazza che fa la calza in mezzo a un bosco e dopo cinque minuti le ha chiesto di sposarlo: tanto furbo non potrà mica essere, no?
ROSALBA
Vabbe’ ma prima o poi si sarà accorto che ‘sta tizia era ‘na “bufala”..
MARZIA
Infatti. Arrivati a corte, a un certo punto il Principe e la ragazza restarono soli, e lei si dovette togliere il velo.
ROSALBA
Ahia! Qui mi sa che il Principe non la prende tanto bene..
MARZIA
Insomma.. Dapprima pensò di bruciarla sul rogo.
ROSALBA
Magnanimo! Che bella favola educativa..
MARZIA
Ma poi si consigliò con sua madre, che lo convinse a rinchiudere quella creatura nelle soffitte del palazzo.
ROSALBA
Sì, anche perché, magari, se la bruci inquina..
MARZIA
Ma il problema non era ancora risolto, perché il Principe aveva dato la sua parola di sposarla, e non poteva mica fare marcia indietro. Ma la Regina aveva un piano..
ROSALBA
(voce da regina) “Ascoltami bene, figliolo,” disse la Regina. “A corte ci sono due belle damigelle che non sognano altro che di farsi s..” (si impunta, sta per dire altro, ma alla fine fa la brava e si attiene al testo) “..posare da te. Facciamo una gara tra loro e la testa di bufala. Che in capo a otto giorni ciascuna fili una libbra di lino; quella che l’avrà filato meglio, prendila per sposa.”
MARZIA
E così fecero. Le due damigelle si misero a filare la loro libbra di lino con grande diligenza, mentre la ragazza non riusciva a far altro che piangere sulla sua mala sorte.
ROSALBA
‘Nzomma, “mala sorte”.. Sfiga per sfiga, meglio la mansarda del castello, servita e riverita, che il seminterrato della bufala a lavare e cucinare..
MARZIA
Il sabato sera, quando mancava solo un giorno allo scadere della prova, la ragazza si calò con una fune giù dalla soffitta e scappò nel bosco, fino alla casa di Testa di Bufala. (a Rosalba) Oh: la fai tu o la faccio io?
ROSALBA
Falla tu, io faccio la bufala.
MARZIA
“Mamma, mamma,” le disse. “Aiutatemi in qualche modo, levatemi da queste pene, voi che potete.”
ROSALBA
Levatemi da queste?
MARZIA
Péne. Dolori. Ambasce.
ROSALBA
(voce di bufala) “Aiutarti non posso,” rispose Testa di Bufala. “Posso solo darti questa noce. Domani porgila al figlio del Re e digli di mangiarne il gheriglio, in cambio della libbra di lino che ti ha dato da filare.”
MARZIA
La domenica..
ROSALBA
Che è il gheriglio?
MARZIA
..le tre pretendenti si presentarono al giudizio della Regina. Le due damigelle portarono la loro libbra di lino filata, mentre la ragazza portò la noce.
ROSALBA
Ma tu te lo immagini il direttore di un’industria tessile che chiama una, le dà una libbra di lino perché la fili e quella gli torna dopo otto giorni con una noce?..
MARZIA
Quando il figlio del Re aprì la noce, ci trovò dentro una matassa di lino da una libbra, filato alla perfezione che non se n’era mai visto l’uguale.
ROSALBA
Scusa, quant’è una libbra?
MARZIA
Un po’ meno di mezzo chilo.
ROSALBA
Quanto una scatola di fagioli?
MARZIA
Sì, quanto una scatola di fagioli.
ROSALBA
E questo gli danno una noce che pesa quanto una scatola di fagioli e non si fa domande?
MARZIA
Lui non se le fa, non te le fare nemmeno tu!
ROSALBA
Sì, però questo non è un principe azzurro, è una sottomarca.. Un principe indaco, fucsia..
MARZIA
La Regina allora ideò una nuova prova: diede alle tre pretendenti una camicia da cucire, chi l’avrebbe cucita meglio, sarebbe stata la sposa del Principe.
ROSALBA
Ma non doveva essere quella che filava meglio?
MARZIA
(ignorandola) La storia si ripeté: le due damigelle si misero al lavoro, mentre la ragazza si chiuse nella sua soffitta a piangere. Il sabato sera..
ROSALBA
Per svagarsi un po’..
MARZIA
..la ragazza si calò giù con una corda e tornò da Testa di Bufala.
ROSALBA
Falla tu.
MARZIA
“Mamma, aiutatemi, perdonatemi per quel che ho mancato. Avete perso davvero tutto l’amore per vostra figlia?”
ROSALBA
Oh, vedi? Noto finalmente una vena di pentimento nelle sue parole..
MARZIA
Al che Testa di Bufala rispose..
ROSALBA
(voce di bufala) “Non sai che piangere e lamentarti. Non ho mica colpa io se ti trovi così. Non t’ho forse avvertita a suo tempo?” (voce normale) E c’ha ragione, eh! Questa nemmeno c’ha provato, a filare il lino o a cucire la camicia..
MARZIA
(facendo anche lei la voce da bufala) “Tutto quel che posso fare eccolo qui. Tieni questa nocciola, dàlla al figlio del re..”
ROSALBA
“Dàlla”?
MARZIA
La nocciola. (voce di bufala) “Che la schiacci e se la mangi, e se non è contento, la sputi.”
ROSALBA
E la ragazza gliela diede, al Principe? La nocciola..
MARZIA
Certo che gliela diede, e quando il figlio del Re la schiacciò, uscì fuori una camicia tutta ricamata in oro, con certi puntini così sottili e fitti, che non c’erano occhi che li potessero scoprire.
ROSALBA
E a ‘sto punto ha vinto lei.
MARZIA
Eh no, perché la Regina disse: (voce di regina) “Facciamo la prova decisiva. Tra otto giorni si darà un gran ballo. Comanda a queste tre dame che cerchino di farsi belle, e chi sarà la più bella, quella sia la tua sposa”.
ROSALBA
Aspetta, aspetta, aspetta.
MARZIA
Che c’è? Dai, su, ché siamo quasi alla fine.
ROSALBA
È una questione di coerenza. Il Principe non aveva detto che avrebbe sposato quella che filava meglio?
MARZIA
Sì, ma poi hanno fatto la prova della camicia.
ROSALBA
Dicendo che quella che cuciva meglio, sarebbe stata la prescelta.
MARZIA
Esattamente.
ROSALBA
Adesso rinnega tutto per la terza volta e la butta sull’aspetto estetico.
MARZIA
Non aveva altra scelta. Altrimenti avrebbe dovuto sposare la ragazza con la testa di bufala.
ROSALBA
Ma allora non faceva prima a dirle che non la sposava più dall’inizio, senza fare tutta ‘sta manfrina che lui non può venir meno alla parola data, per poi rimangiarsela non una, ma tre volte? Almeno quella si metteva l’anima in pace e si evitava due settimane di pianti ininterrotti. Vabbe’ che è una psicolabile, ma dobbiamo anche inquadrare il contesto in cui è cresciuta..
MARZIA
Rosalba, e piantala!..
ROSALBA
E anche questa faccenda delle prove. Perché hanno perso tempo a vedere chi era più brava in questo e chi era più brava in quello? Non potevano fare subito la prova di bellezza e via?..
MARZIA
Non vuoi sapere come va a finire?
ROSALBA
Già me lo immagino: le due damigelle passano le loro giornate dall’estetista e in palestra; l’altra non fa un cazzo tutta la settimana (dice che piange, ma non è vero, perché ormai ha capito il trucco) e il sabato se ne scappa nel bosco.
MARZIA
E quando arriva da Testa di Bufala, lei cosa le dice?
ROSALBA
(fingendo di essere un messaggio registrato) Spiacenti, non siamo in casa, ma lasciate un messaggio dopo il segnale acustico e sarete richiamati. Muuuuuuu!
MARZIA
Ma no! Testa di Bufala la redarguisce per la sua ingratitudine. Le dice..
ROSALBA
(voce di bufala) “Hai quel che hai voluto, brutta stronza.”
MARZIA
Non le dice: “brutta stronza”.
ROSALBA
Ma lo pensa. (voce di bufala, enfatica) “Te ne andasti via come un cane, dopo il bene che ti avevo fatto!”
MARZIA
“Non fu malanimo mamma, che volete? Ero così allegra, spensierata, non avevo testa a nulla.”
ROSALBA
(fra sé) Perché, invece, normalmente..(voce di bufala, severa) “E adesso, se tu dovessi andar via come quel giorno, cosa faresti?”
MARZIA
“Oh, mamma! Vi saluterei e bacerei e abbraccerei e non mi dimenticherei nulla.”
ROSALBA
Eeeh! Troppo tardi, ciccina: les jeux sont faites..
MARZIA
Dài, su..
ROSALBA
(sbuffa, poi, sempre con voce di bufala) “Andiamo, allora: ti perdono. Cerca pure il tuo pettine.”
MARZIA
La ragazza andò al comò, aprì il suo cassetto e ci frugò dentro..
ROSALBA
Sempre con la testa?
MARZIA
Sempre con la testa. Ci frugò dentro e trovò il pettine. E rialzandosi, vide nello specchio che la sua testa era tornata quella di prima, ma più bella e più splendente.
ROSALBA
Sfortunatamente, era rimasta la stessa imbecille di sempre, ma anche la magia ha i suoi limiti..
MARZIA
E stavolta, prima di andarsene, corse ad abbracciare e ringraziare Testa di Bufala.
ROSALBA
Come si abbraccia una testa di bufala? L’agguanti per lungo oppure..
MARZIA
La domenica, nella Sala Reale, c’era radunata tutta la Corte, col Re e la Regina seduti sul trono e il Principe ai piedi dei gradini. Ed ecco che arrivano le tre pretendenti, coperte d’un fitto velo da capo a piedi.
ROSALBA
Il Principe, ovviamente, non nota che alla ragazza la testa è tornata normale..
MARZIA
E come faceva? c’era il velo.
ROSALBA
Metti un velo su una testa di bufala e su una testa normale, poi mi dici se la forma è la stessa..
MARZIA
Comunque, il Principe solleva il velo della prima damigella e dice..
ROSALBA
(voce principe) “Ché! È tutta imbottita di stracci”
MARZIA
Alza il velo alla seconda, e dice..
ROSALBA
(voce principe) “Ché! È tutta nastri e tinture!”
MARZIA
Il velo alla terza fanciulla, non osava alzarlo..
ROSALBA
Scusa, sai, ma che significa: “È tutta imbottita di stracci”? Nastri e tinture, ci posso anche stare, ma gli stracci?..
MARZIA
(ignorandola) Ma quando alzò il velo, restò di stucco.
ROSALBA
(voce principe) “Eccola, mia moglie! Eccola come la trovai seduta a far la calza in mezzo al bosco. È ancora più bella di allora!”
MARZIA
La prese per mano e la mise a sedere accanto a sé sul trono, e tutta la corte l’acclamò Regina. Da quel giorno se ne stettero insieme trionfanti, e camparono felici come pasque.
ROSALBA
Tempo sei mesi, e la ragazza ebbe di nuovo le corna, ma questa è tutta un’altra storia..
SIGLA DI CHIUSURA
MARZIA
Grazie per averci seguite fin qui.
ROSALBA
Grazie, signora Turcato.
MARZIA
Non ci stava ascoltando solo mia madre..
ROSALBA
Comunque, la prossima favola la scelgo io. Voglio una favola pulp, alla Quentin Tarantino.
MARZIA
La prossima favola sarà “La regina marmotta”.
ROSALBA
Che fa rima co’...
MARZIA
E basta!
ROSALBA
Tranquilla, ché se non ci hanno già cacciato, non ci cacciano più. C’è almeno un morto, ne: “La regina marmotta”?
MARZIA
Ce n’è uno, mi pare. E c’è anche una torbida storia di sesso.
ROSALBA
Allora va bene. Arrivederci.
MARZIA
Arrivederci.
SULLA SIGLA DI CHIUSURA, A SFUMARE:
ROSALBA
Ma secondo te, il Principe, ha fatto bene a dire che l’aveva trovata nel bosco che faceva la calza? Voglio di’: non mi sembra una cosa di cui vantarsi, forse era meglio se diceva che l’aveva incontrata a una battuta di caccia, o a un concerto o..
MARZIA
Almeno ha omesso il vestitino argentato e la seggiolina...
ROSALBA
E te credo, se ne parlava, lo internavano, dai, su..