Queste storie riflettono l’evoluzione che ha avuto il mondo dell’informatica negli ultimi venticinque anni.
Binario è stato scritto intorno al 1989, quando lavoravo come disegnatore CAD per una società di ingegneria “grande e potente”.
Il mainframe protagonista del mio racconto è un VAX 9000 della Digital.
Funzionava egregiamente e, negli anni, ho avuto più di un’occasione di rimpiangerlo.
Server-Side Story è stato scritto intorno al 1995 e narra i malefici effetti del downsizing: l’impero centrale dei mainframe si disgrega e il potere è suddiviso fra i signorotti locali delle reti client-server.
L’idea per L’Universo in C++ mi venne una sera che passeggiavo sulla spiaggia con il mio cane. Mi chiesi cosa sarebbe successo se Dio mi avesse chiamato al telefono per riscrivere l’applicazione che fa funzionare l’Universo. Assolutamente nulla di nuovo, come potrete vedere.
I tre porcellini e
Cappuccetto Rosso celebrano l’avvento di Internet; la grande corsa all’oro (virtuale) dell’anno 2000 e le disillusioni che ne sono seguite.
La frase: “I manuali sono per i codardi” è tratta da: Real programmers don’t eat quiche, un documento umoristico che circola in Internet dal secolo scorso.
Sapessi chi ne è l’autore, ve lo direi.
La danza delle labbra è il presente: il computer non è più un oggetto di culto, ma un comune elettrodomestico, connesso a Internet 24 ore su 24 grazie all’ADSL.
A Videogame of Chess, è una versione informatica di: A Game of Chess, da: The Waste Land; è stupefacente quanto poco abbia dovuto modificare il dialogo fra i due personaggi..
Il titolo di questa raccolta è un gioco di parole fra il classico della letteratura giapponese: Ise Monogatari e IDE, che è l’acronimo di: Integrated Drive Electronics, un tipo di disco rigido per computer.