E vai che è tornato!
Dopo i pesci (surgelati) in faccia del 1999, l’Elefantentreffen quest’anno non poteva che andare meglio.
Questo mi ripetevo da mesi, sapendo però che non era del tutto certo e che nei mille e passa chilometri che ci sono fra casa mia e Solla potevano succedere mille e passa cose.
Ciò non di meno, mi ero tenuto libero per l’ultima settimana di gennaio ed ero rientrato sul continente dall’isola che mi faceva da casa da meno di una settimana.
Il nostro programma era quanto mai invitante: non solo saremmo andati su in cinque (oltre a me: Elio, Mad Max, Slow Hand e Il Molesto), con un sesto uomo (Jumbo) che ci avrebbe raggiunti direttamente sul posto, ma un altro amico ci avrebbe coperto le spalle col suo camper, dove avremmo potuto stipare tutti i nostri bagagli in modo da mantenere le moto il più leggere possibile.
Saremmo arrivati al raduno venerdi sera, avremmo dormito in tenda venerdi e sabato notte, ripartendo la domenica mattina presto.
Questo, però, era il nostro programma, non quello dell’Elefante..